Come nasce il sistema
Non c’erano più dubbi, dovevo uscire da quella situazione. Viva.
La crisi…
Il mercato non era diventato difficile, era diventato impossibile. Tutto quello che si era soliti fare fino a poche settimane prima non andava più bene.
Non si vendeva più niente.
Tra venditori pressanti e acquirenti sempre più bloccati e timorosi, c’erano le banche malevole nel concedere crediti.
E poi c’ero io… che non avevo più soldi.
La mia testa era pervasa da mille paure, mi svegliavo in piena notte presa dalla tachicardia, sudata e in preda a stati d’ansia che mi tenevano sveglia per ore con gli occhi sbarrati nel buio.
Un loop mentale che solo un libro e una serie tv riuscivano a interrompere…
[Ispirazione pura]
Una sera, leggendo un libro, come una calamita la mia attenzione fu catturata da queste parole:
<<Il mondo ha conosciuto una sfilza di periodi di crisi, è ciclico ed è normale. Quello che è anormale è che sia diventato un modo di dire, una giustificazione per non provarci nemmeno. Dimmi un po’, siamo in un paese in guerra? Devi fare quindici chilometri a piedi per tirare su l’acqua da un pozzo lurido? Hai la lebbra? I tuoi ti hanno combinato il matrimonio con un vecchio bavoso? >> – <<Non sto mica dicendo che sono messa così male, dico solo che… insomma, è difficile trovare la cosa giusta, cioè il giusto compromesso fra ambizione, passione e mutuo da pagare!>> – << Io credo che uno debba soltanto vivere e non aspettare di avere “abbastanza di qualcosa” per cominciare a farlo>>
Non riuscivo a pensare ad altro.
In quel weekend i miei neuroni iniziarono inaspettatamente a muoversi.
Tutte le immagini e le storie narrate dai libri o dai film… passavano davanti ai miei occhi sotto forma di segnali o avvertimenti che ti spingono a farti due domande.
Le storie creano stati d’animo e… emozionano, coinvolgono, catturano l’attenzione!
[L’idea]
Le case sono fatte di storie.
[ImmobilStory. Una casa, una storia]
Le storie quindi ci conquistano, ci influenzano e ci portano ad agire.
Dovevo riuscire a trasmettere l’immobile in maniera più efficace, diretta e coinvolgente. Mi dissi.
Un qualcosa in più di una semplice descrizione della casa abbinata a qualche foto da pubblicare in portali stracolmi di immobili tutti uguali dove per riuscire a farti chiamare o c’era un prezzo da regalo o una foto talmente photoshoppata da far sembrare un rudere per una reggia.
Iniziai cosi a testare un nuovo modo di lavorare, lontano anni luce da quello che mi era sempre stato insegnato. E dal modus operandi di tutti i miei colleghi.
Per vendere dovevo capire non solo COSA comunicare alle persone, ma COME comunicarlo.
La domanda che mi ponevo di continuo era: Chi acquista una casa in realtà cosa acquista?
La risposta era semplice e l’ho trovata in me stessa.
Quando arrivo ad acquistare un prodotto, in realtà cosa sto acquistando?
Speranza, affermazione, libertà, orgoglio, sollievo, benessere…
E come riesco a trasmettere queste sensazioni?
Io acquisto qualcosa se ne ricavo un concreto vantaggio, e non è quasi mai una questione di soldi o di metri.
Una storia ha il potere di rendere differente ciò che sarebbe altrimenti uguale a ogni altra casa, e nello stesso tempo la rende più interessante.
Le storie ci fanno ridere, piangere, alcune volte ci lasciano letteralmente disorientati, altre invece ci portano in mondi che solo i sognatori possono accedere.
IO sono questo. ImmobilStory è questo.
Un insieme di storie di persone che con l’acquisto della loro casa hanno soddisfatto una loro particolare esigenza… la stessa esigenza che potresti avere tu in questo momento.
Giada